Politica

Regionali, Saccardi: "Primarie Pd da evitare"

La vicepresidente della Regione spinge per la ricandidatura diretta di Rossi. E manda un messaggio ai civatiani: "Non ci saranno strapuntini..."

Primarie? Meglio di no. Concessioni ai civatiani in cambio del via libera a Rossi? Nessuna trattativa per alcuno "strapuntino". La vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi, liquida con questi due concetti l'ipotesi di primarie che parte del Pd sta continuando a chiedere in vista delle prossime elezioni regionali.

E se il segretario toscano del Pd, Dario Parrini, è stato chiaro ("se ci saranno le firme necessarie i democratici toscani e il presidente uscente Enrico Rossi non si tireranno indietro e faranno le primarie") la numero due della regione vede nella ricandidatura diretta del governatore uscente la strada maestra da seguire. "Di fronte ad una candidatura come quella del presidente Rossi - ha detto - non mi pare che ci siano grandi alternative e rispetto ad un presidente al primo mandato che termina la propria attività con un buon consenso complessivo credo si possa anche evitare di farle e ci si possa concentrare sul programma e sugli impegni che la prossima Giunta dovrà prendere nei confronti di una Toscana che continua a soffrire pesantemente la crisi e sta facendo fatica per mantenere il livello dei servizi che oggi offre".

Come detto, poi, dalla Saccardi è arrivata anche una stoccata alla componente civatiana del partito e alle voci che vorrebbero il ritiro della richiesta delle primarie condizionata ad avere qualcosa in cambio. "Io penso che Enrico Rossi sia sufficientemente forte da non andare a trattare strapuntini con chicchessia. La politica non è fatta di questo. Penso che sia il tempo per una politica diversa, non per trattare strapuntini, ma di una politica che proponga soluzioni per il Paese".