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Renzi assolto perché "non addetto ai lavori"

Pubblicate le motivazioni per cui il premier non è stato ritenuto responsabile per le assunzioni irregolari fatte da presidente della Provincia

La vicenda risale agli anni tra il 2004 e il 2009 quando era presidente della Provincia di Firenze e si riferisce all'inquadramento di 4 nuovi assunti nel suo staff personale tutti sprovvisti di laurea.

Nella sentenza, pubblicata sul proprio sito da 'Il Fatto Quotidiano', la prima sezione giurisdizionale centrale d'appello spiega che le assunzioni vennero fatte sulla base di "pareri (ben quattro)" e di contratti "curati dall'entourage amministrativo e dalla struttura amministrativa provinciale". A Renzi, quindi, venne sottoposta "una documentazione corredata da sufficienti, apparenti garanzie, tanto da indurre ad una valutazione generale di legittimità dei provvedimenti" dal momento che "le irregolarità appaiono di difficile percezione da parte di un 'non addetto ai lavori'".

La sentenza con cui i giudici contabili d'appello hanno assolto Renzi ha ribaltato la decisione della Corte dei conti toscana che, nel 2011, lo condannò a un risarcimento da 14 mila euro.

"Pur non ricorrendo gli estremi della cosiddetta 'esimente politica' - si legge ancora nella sentenza - questo Collegio ritiene di poter rilevare l'assenza dell'elemento psicologico sufficiente a incardinare la responsabilità amministrativa, in un procedimento amministrativo assistito da garanzie i cui eventuali vizi appaiono di difficile percezione da parte di un 'non addetto ai lavori'".