Cronaca

Resta a Sollicciano il presunto omicida di Chiara

L'uomo ha fatto scena muta davanti al giudice per le indagini preliminari. E' accusato di omicidio con 2 aggravanti: crudeltà e motivi abietti

Resta in carcere Emanuele Impellizzeri, l'uomo di 38 anni indiziato di aver ucciso, domenica scorsa, Chiara Ugolini, 27 anni, nell'appartamento della ragazza a Calmasino di Bardolino, sul lago di Garda, in provincia di Verona (vedi qui sotto gli articoli collegati).

L'uomo è rinchiuso nel penitenziario di Sollicciano perchè, dopo la morte della ragazza, è fuggito in moto per poi essere bloccato dalla Polizia stradale sulla A1 all'altezza dell'uscita di Firenze-Impruneta.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze oggi lo ha interrogato ma il 38enne sarebbe rimasto in silenzio. Al termine il gip ha convalidato il fermo e disposto il carcere come misura cautelare. 

Impellizzeri è accusato di omicidio volontario con le aggravanti della crudeltà - la vittima è stata ritrovata con in bocca uno straccio imbevuto di candeggina - e dell'aver agito per motivi abietti visto che l'aggressione potrebbe aver avuto natura sessuale. Il gip ha confermato la carcerazione in considerazione del pericolo di fuga, della gravità del fatto contestato e tenendo conto anche della personalità dell'indagato: precedenti penali a parte, subito dopo il fermo il 38enne ha ammesso di essere stato sorpreso dalla vittima all'interno del suo appartamento ma ha negato di averla colpita con l'intenzione di ucciderla, dichiarando di averle dato solo una spinta. Una ricostruzione che contrasta con l'esito del primo esame effettuato sul corpo della ragazza e il ritrovamento dello straccio imbevuto di sostanza corrosiva. L'autopsia è in programma per oggi.

Il gip fiorentino si è dichiarato anche incompetente per territorio e presto tutti gli atti saranno trasferiti al tribunale di Verona che potrà confermare o meno la carcerazione. Anche il 38enne potrebbe essere presto trasferito in un'altra casa di pena del nord Italia.