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Riaperto il porto, riattivate le utenze Enel

Buona parte dell'acqua che aveva allagato Carrara è defluita. Risolto il problema dei black out. Novità dalle inchieste sui cedimenti degli argini

I vigili del fuoco stanno continuando a intervenire per svuotare scantinati e garage e rendere agibili le strade ancora impraticabili. Nonostante una leggera pioggia, le operazioni vanno avanti senza interruzioni e le previsioni meteo per le prossime ore sono favorevoli.

Sul posto è intanto giunto anche un secondo elicottero del Corpo Forestale che si aggiunge ai 13 automezzi già presenti che, con oltre 30 uomini impegnati, stanno fornendo assistenza alla popolazione sfollata e a coloro che sono rimasti nelle proprie case bloccati dalle acque.

A metà mattinata è tornata l'energia elettrica nelle case e nelle aziende alluvionate dell'Avenza e di Marina. Enel ha precisato che in alcuni casi l'energia non è stata riattivata subito per motivi di sicurezza: gli impianti, pur non avendo subito danni, si trovavano in zone completamente allagate.  Attualmente sono tre le cabine ancora da riattivare, quelle di “Cavallotti”, “Faggioni” e “Tarabotto”, a Carrara. La protezione civile sta liberando le aree con delle idrovore.

Il procuratore capo di Massa Aldo Giubilaro ha confermato l'apertura di un'inchiesta sulla rottura dell'argine del Carrione che ieri mattina all'alba ha provocato l'alluvione. Il procuratore ha annunciato novità rilevanti anche per un'altra indagine aperta su un altro cedimento dell'argine del Carrione avvenuto due anni fa a circa un chilometro di distanza dal luogo in cui ieri il torrente ha esondato. E' stata recentemente depositata in procura anche la perizia sul crollo dell'argine in corrispondenza dell'Aurelia.