Cronaca

Ricci e cernie, maxi multe per la pesca abusiva

Le Capitanerie toscane hanno eseguito oltre 400 controlli nella filiera ittica. Per tre cernie 4mila euro di multa, pescati abusivamente 200 ricci

Nelle due ultime settimane le Capitaneria di porto hanno setacciato la filiera ittica in tutta la Regione, sul mare e nell'entroterra controllando anche magazzini, ingrossi, negozi al dettaglio e ristoranti, allo scopo di tutelare la salute dei consumatori e la le specie ittiche. 

In quindici giorni sono stati sequestrati 1.700 chilogrammi di prodotti ittici e 50 attrezzi da pesca, oltre 76.000 euro di sanzioni per 57 illeciti riscontrati, comprese 3 violazioni di rilievo penale.

Nella provincia di Livorno sanzioni per 26mila euro. Due pescatori subacquei non professionali, entrambi livornesi, di circa cinquant’anni, sono stati sorpresi a prelevare 200 ricci di mare dai fondali davanti i Bagni Nettuno. Per la pesca sportiva il quantitativo massimo ammesso è pari a 50 ricci a testa, per i due multa salata: 5mila euro. 

Inoltre, sempre a Livorno, sulla barca di due pescatori subacquei provenienti da Vecchiano sono stati trovati tre cernie. La normativa in vigore prevede che, nell’ambito della stessa battuta di pesca giornaliera, possa essere catturato massimo un esemplare a persona, per loro 4mila euro di multa. 

A Portoferraio la Guardia costiera ha sequestrato presso due alberghi 450 chili di prodotto ittico congelato, ma offerto come fresco.

A Prato sono stati sequestrati presso un grossista 750 chili di prodotti ittici e 2mila euro di sanzione. Nei magazzini e nei frigoriferi sono stati rinvenuti naselli, rombi, triglie, calamari, baccalà e dentici, tutti con etichette riportanti una data di scadenza superata.

Per quanto riguarda Viareggio sono stati sequestrati circa 70 chili di prodotti ittici per 18mila euro di multa. In mare sono stati sequestrati attrezzi da pesca privi delle segnalazioni previste. In particolare, si evidenzia il sequestro di 700 metri di rete, pericolosi per la navigazione.