Quando però tutto ciò diventa persistente, i campanelli d’allarme fanno sì che ci si rivolga al medico che spesso diagnosticata un’insufficienza venosa alle gambe. Ma di cosa si tratta? Come riconoscerla e come si può trattare?
Cos’è l’insufficienza venosa
Come spiega in modo approfondito Solidea sul suo blog, l’insufficienza venosa gambe è un disturbo della circolazione sanguigna che interessa gli arti inferiori. Quando stiamo bene e il nostro apparato funziona al meglio, le vene riportano il sangue al cuore contrastando la forza di gravità.
Quando però le valvole venose non funzionano correttamente o le pareti dei vasi si indeboliscono ecco che il sangue tende a ristagnare. Il risultato? I sintomi di cui abbiamo parlato nell’introduzione.
Quali sono le cause dell’insufficienza venosa
Le cause dell’insufficienza venosa sono numerose, ma tra le principali c’è il fisiologico processo d’invecchiamento. Con l’età che avanza, i tessuti perdono di elasticità e dunque le vene faticano a sostenere la risalita del sangue.
A tutto ciò si aggiunge la familiarità: se nonni e genitori hanno avuto problemi venosi si è geneticamente predisposti. In più se lo stile di vita è sedentario, si trascorrono molte ore seduti, si è in sovrappeso, si fuma o si segue una dieta squilibrata il peggioramento è inevitabile. Attenzione anche alla gravidanza dove la vulnerabilità può portare alla manifestazione precoce di queste problematiche.
Segnali da non ignorare
Tra i sintomi più frequenti che appartengono a questa problematica di salute spiccano:
● Sensazione di pesantezza o affaticamento alle gambe, soprattutto dopo molte ore in piedi;
● Gonfiore, in particolare a fine giornata o in presenza di caldo;
● Vene varicose visibili o sporgenti;
● Prurito, formicolii, crampi notturni;
● Cambiamenti della pelle (secchezza, macchie scure, ispessimenti).
Se non gestita correttamente, può cronicizzarsi; dunque se si hanno dubbi è meglio consultare il proprio medico di famiglia ed effettuare esami e visite specialistiche per poter intervenire tempestivamente.
Cosa fare per stare meglio
Esistono diverse soluzioni efficaci e davvero semplici da mettere in atto a partire dall’uso di calze a compressione graduata. Disponibili in vari livelli di compressione, aiutano a favorire il ritorno venoso esercitando una pressione decrescente dalla caviglia verso l’alto. Il prodotto non va scelto in autonomia ma dopo un consulto con uno specialista.
Possiamo prenderci cura del nostro corpo con tanti piccoli cambiamenti: camminare per almeno 30 minuti al giorno, non restare a lungo nella stessa posizione e seguire un’alimentazione povera di sale e zuccheri.
Altrettanto importante sono il riposo e la posizione delle gambe alzate. Hai mai sentito parlare di linfodrenaggio? Anche questi trattamenti, se eseguiti da professionisti qualificati, possono aiutare a tenere a bada la situazione.
La patologia di insufficienza venosa alle gambe provoca parecchi fastidi che impattano sulla qualità di vita; riconoscere i segnali, rivolgersi a specialisti e seguire le giuste terapie abbinate ad uno stile di vita equilibrato farà la differenza.