Cronaca

Rifiuti ferrosi nel campo nomadi, aziende toscane nei guai

Venti indagati in un'inchiesta sulla gestione illecita di rifiuti ferrosi, stoccati in un campo nomadi e poi ritirati da varie ditte per il recupero

Periodo nero sul fronte rifiuti in Toscana: ci sono anche imprese con sede sul territorio regionale fra quelle coinvolte in un'inchiesta che ruota intorno a un campo nomadi della provincia di Reggio Emilia in cui venivano illecitamente depositati rifiuti ferrosi pericolosi, in particolare accumulatori elettrici esauriti che, dopo un sommario trattamento, venivano ritirati da varie ditte per il recupero. Il tutto senza autorizzazioni nè precauzioni per la tutela ambientale e generando un imponente volume di affari - si parla di 1.800 tonnellate di rifiuti gestiti abusivamente - senza versare un euro al Fisco.

Gli indagati per gestione illecita di rifiuti pericolosi ed evasione fiscale sono una ventina e, nel corso della mattinata, i carabinieri hanno eseguito altrettante perquisizioni nelle sedi delle aziende coinvolte, situate in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Veneto.

Notizia in aggiornamento