Attualità

Rifiuti, gestione diretta per Grosseto & C.

L'ipotesi è allo studio del capoluogo e altri quattro Comuni dopo gli sviluppi dell'inchiesta sulla gara di appalto per la gestione dei rifiuti

Lo scandalo della gara su misura scoperta dalla procura di Firenze con l'arresto del direttore generale dell'Ato rifiuti e l'interdizione dai pubblici uffizi per altre tre persone (vedi articoli collegati) sta portando i sindaci di Grosseto, Orbetello, Monteargentario, Magliano in Toscana e Isola del Giglio  a valutare l'ipotesi di "riappropriarsi della gestione diretta deilo spazzamento e della raccolta dei rifiuti". Anche per scongiurare eventuali interruzioni del servizi.

"Questo nell'ottica di un efficientamento generale delle politiche ambientali - si legge in una nota congiunta dei sindaci - e di una sensibile riduzione dei costi".

"Con l'obiettivo tutelare i cittadini e garantire la qualità delle politiche ambientali - scrivono ancora i primi cittadini - rinnoviamo le perplessità sull'efficacia delle politiche di area vasta perchè fortemente penalizzanti delle periferie territoriali e drammaticamente limitanti del potere di verifica e di intervento diretto dei sindaci nel controllo dei concessionari".

"L'episodio giudiziario rappresenta l'ennesimo esempio del fallimento delle politiche di area vasta, caratterizzate da un preoccupante concentramento di potere - concludono i sindaci - Politiche che fra l'altro hanno causato un immotivato raddoppiamento delle tariffe ed un vistoso peggioramento della qualità del servizio, imputabile a gestioni di Ato che vengono da lontano e rispetto alle quali con la rinnovata presidenza del maggio si intravede l'auspicato segnale di discontinuità".