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Rifiuti, imprese toscane fra le più tartassate

Indagine della Confcommercio. Grosse differenze anche fra una provincia e l'altra. Il direttore Marinoni "Una disparità di tariffe inaccettabile"

In materia di tasse sui rifiuti, le imprese toscane sono fra le più tartassate d'Italia. Lo dimostra l'ultima indagine della Confcommercio che dimostra come un ristorante toscano paga quasi 23 euro al metro quadrato per lo smaltimento dei rifiuti, quasi il doppio della media nazionale, 13,72 euro. 

Secondo l'indagine di Confcommercio, la differenza nelle tariffe non è solo a livello regionale ma anche provinciale: in Toscana le imprese del terziario più penalizzate sono quelle livornesi e fiorentine.

“Una disparità di tariffe inaccettabile - commenta il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - Dovrebbe valere un solo principio: chi più inquina, più paga. Al danno, poi, si aggiunge la beffa: non è detto infatti che a tassazione più elevata corrispondano necessariamente migliori servizi”. 

La spesa per i rifiuti è superiore al fabbisogno nella metà dei Comuni capoluogo toscani. Livorno il meno virtuoso, mentre la medaglia d’oro dell’efficienza se la aggiudica Lucca, seguita da Pistoia, Prato, Arezzo e Firenze. La richiesta di Confcommercio? Rivedere con urgenza l’intero sistema tariffario dei rifiuti.

Per la cronaca, la maglia nera della classifica nazionale va a Liguria, Campania e Sicilia. Il Trentino Alto Adige emerge invece come la regione più virtuosa, con tariffe fino a tre volte inferiori rispetto alla media nazionale.