RIGASSIFICATORE

Rigassificatore, il no si appella all’Europa

Petizione inviata al Parlamento europeo, per l’associazione Idra a Piombino sono state violate le norme di diritto comunitario

“Il progetto di rigassificatore nel porto di Piombino è stato approvato in deroga alla disciplina della Valutazione di Impatto Ambientale e alla disciplina della Normativa sul rischio di incidente rilevante”, ad evidenziarlo è l’associazione Idea di Firenze che da mesi affianca i comitati nella lotta al rigassificatore nel porto di Piombino.

Nel merito, il 4 Gennaio, è stata inviata una petizione al Parlamento Europeo, in quanto per il presidente dell’associazione di volontariato Idra Girolamo Dell’Olio e il giurista ambientale Marco Grondacci, “la legge nazionale (legge 91/2022) che autorizza la procedura in deroga prevede però procedure che violano il diritto comunitario”.

Come spiegato in una nota di Idra, l’esenzione per la Via dovrebbe essere concessa sulla base di una valutazione caso per caso e non dovrebbe essere applicata a un’intera categoria di progetti, come per esempio quelli finalizzati all’incremento delle capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente.

Perciò Idra chiede alle competenti istituzioni dell’Unione Europea di “verificare se sia in atto una violazione della normativa comunitaria, e quindi di valutare la possibilità di aprire apposita procedura di infrazione verso gli enti competenti italiani nella materia oggetto della presente petizione”.