Cronaca

Addio ad Anna Rusticano, icona anni Ottanta

La cantante fiorentina, che raggiunse grande successo anche in Germania, è stata tra le protagoniste della musica italiana. La notizia data dalla sorella

Anna Rusticano

Lutto nel mondo della musica: nella mattinata di oggi, lunedì 15 Dicembre, è morta a 71 anni la cantante fiorentina Anna Rusticano, ricoverata in una clinica romana a causa di una polmonite. A dare la notizia della sua scomparsa è stata la sorella Sandra.

Nata a Firenze il 5 Novembre 1954, nei primi anni Settanta si trasferì a Bologna per perfezionare la propria timbrica vocale e iniziò a partecipare a diversi concorsi canori. Venne notata da Walter Guertler, che la mise sotto contratto per la Joker, permettendole di debuttare nel 1972 con il suo primo 45 giri Con la testa piena di sogni, con testo di Giorgio Calabrese e musica di Gino Mescoli, seguito nello stesso anno da La maniera di convincere. Nel 1973 firmò un contratto con la Fonit Cetra, incidendo Sola, che ottenne un buon successo radiofonico, confermato nel 1977 dal brano Lui, Lu, lui.

L'anno successivo fece discutere il singolo Fallo, con il testo di Andrea Lo Vecchio e la musica di Shel Shapiro, censurato dalla Rai ma trasmesso dalle radio private: nonostante ciò il disco entrò in classifica per sette settimane. Il successo arrivò nel 1979 con Tutto è musica, ancora firmato da Shapiro, che rimase in hit parade per ventun settimane. Nel 1980 seguì Sto con te, scritto da Valerio Negrini, che restò in classifica per ventitré settimane e ottenne grande popolarità anche in Germania.

Quindi, sotto contratto con la Ricordi, pubblicò il singolo Strano, inizialmente destinato al Festival di Sanremo. Il brano ebbe successo in Europa, con oltre 1,3 milioni di copie vendute, e le valse la vittoria al Festival di Praga. Nel 1986 intraprese la strada della cantautrice, pubblicando l'album Protagonista, seguito due anni più tardi da Prendimi con te: entrambi ottennero buone vendite in di nuovo in Germania, ma anche tra Polonia, Cecoslovacchia e Ungheria.

Negli anni successivi si trasferì per un periodo in Svizzera, dedicandosi a serate di piano-bar e alla conduzione di programmi radiofonici in Italia, allontanandosi progressivamente dal mercato discografico.