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Irregolarità alle pompe, ispezioni a 5 big del petrolio

L'iniziativa è stata assunta dall'Antitrust con la guardia di finanza a seguito di infrazioni sui prezzi riscontrate in oltre 1.000 distributori

Via a una serie di ispezioni nelle sedi di 5 big petrolifere da parte dell'Antitrust con l'ausilio della guardia di finanza per "irregolarità riscontrate" sui prezzi alla pompa. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, recita una nota diramata proprio dalla stessa Antitrust, con l’ausilio del nucleo speciale antitrust della guardia di finanza, "ha svolto ispezioni nelle sedi delle società Eni Spa, Esso Italiana Srl, Italiana Petroli Spa, Kuwait Petroleum Italia Spa e Tamoil Italia Spa".

I procedimenti, spiega l'Autorità, sono stati avviati anche sulla base della documentazione fornita dalla Finanza su alcune "infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre 1.000 pompe di benzina dei vari marchi distribuite su tutto il territorio nazionale".

La documentazione e i dati trasmessi dalle Fiamme Gialle, si legge ancora nella nota, "farebbero emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori, in violazione dell’articolo 20 del Codice del Consumo".

In numerosi casi sarebbe risultata difformità tra il prezzo pubblicizzato e quello più alto in realtà applicato, in altri sarebbe stata riscontrata l’omessa esposizione del prezzo praticato, ovvero l’omessa comunicazione al portale Osservaprezzi Carburanti. In particolare, le compagnie "non avrebbero adottato misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori".