Lavoro

Bekaert fumata nera, 318 licenziamenti

L'azienda non ha accettato la sospensione delle procedure di licenziamento nello stabilimento di Figline. All'incontro anche il ministro Di Maio

Niente di fatto. E' andato male l'incontro al ministero dello sviluppo economico a cui ha partecipato anche il ministro e vicepremier Luigi Di Maio. Sul tavolo c'era la questione della Bekaert, l'azienda che produce rinforzi in acciaio per pneumatici a Figline Valdarno che nelle scorse settimane ha comunicato l'intenzione di chiudere. Intenzione evidentemente confermata al Mise davanti a sindacati, istituzioni, Regione Toscana e ministro. 

"Bekaert non ha accettato la richiesta di sospensione" della procedura di licenziamento per i 318 dipendenti dello stabilimento di Figline Valdarno "che sono state avanzate da tutti i sindacati presenti, dalla Regione, dalle istituzioni e dal ministro, tutti con molta forza e convinzione", ha detto all'uscita il governatore toscano Enrico Rossi

Ieri sembrava essersi aperto uno spiraglio con l'ipotesi di reindustrializzazione e invece oggi anche questa possibilità è sfumata. "Parliamo di 318 lavoratori diretti e circa cento dell'indotto, che perdono il proprio posto di lavoro - si legge in una nota della Cgil - Sono oltre 400 famiglie, non numeri. Le organizzazioni sindacali, le istituzioni locali e Regionali e il Ministro Luigi Di Maio, sono unite e determinate ad allungare i tempi delle procedure per avere il tempo necessario per una soluzione alternativa".