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Bonus acqua potabile, un mese per fare domanda

L'agevolazione è stata prorogata anche al 2023. Ecco chi ne ha diritto, a quanto ammonta e come fare per ottenere il credito d'imposta del 50%

C'è tempo fino al 28 Febbraio per inoltrare domanda di accesso alle agevolazioni del Bonus acqua potabile, prorogato dal governo anche per l'anno 2023. Il Bonus punta a favorire la razionalizzazione dell’uso dell’acqua e a ridurre il consumo di contenitori di plastica, e prevede un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi che migliorano la qualità delle acque per consumo umano che sgorgano dai rubinetti, quelle erogate da acquedotti.

In particolare sono incluse nella misura le spese sostenute per comprare o comunque dotarsi di sistemi di filtraggiomineralizzazioneraffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche, oppure a 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

A illustrare le modalità per presentare le domande relative all'anno 2022 è l'Agenzia delle entrate con una specifica comunicazione in cui si spiega che gli importi delle spese sostenute vanno documentati con fattura elettronica o documento commerciale con codice fiscale del richiedente.

Per i privati in pratica il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate entro il 28 Febbraio tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Una volta acceduti all’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile