Cronaca

Caricato e ferito dal toro, allevatore condannato

Il bestione scappato dall'allevamento aveva caricato un proprietario terriero, che in sella al cavallo stava facendo una ricognizione

La Cassazione ha confermato la condanna per lesioni a carico di un noto allevatore, colpevole di non aver preso immediati provvedimenti per ricondurre nel recinto un toro che era scappato, nonostante le richieste che gli erano state inoltrate da più persone, con tanto di fax e telefonate ai carabinieri, alla Asl e al Comune.

"I tori, pur volendo prescindere dalla indole del singolo capo, ma anche soltanto per le loro dimensioni, sono notoriamente animali che richiedono puntuali obblighi di custodia e che non possono essere lasciati vagare liberamente senza alcun controllo".

Il bestione al quarto giorno di vagabondaggio sulle colline di Borgo San Lorenzo, nell'agosto del 2007, aveva caricato un proprietario terriero, che in sella al cavallo stava facendo una ricognizione dei suoi confini. 

Disarcionato dal cavallo l'uomo aveva riportato gravi lesioni e aveva chiesto 150 mila euro di risarcimento. 

La somma era stata liquidata con sentenza del Giudice di pace di Borgo San Lorenzo. Senza successo, l'imprenditore ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo che non poteva recuperare subito il toro perché il veterinario gli aveva suggerito "di far calmare l'animale per farlo tornare pacificamente", inoltre non era "prevedibile" che caricasse perché "in concreto" non era un ''tipo'' pericoloso.