Cronaca

Chat e ricatti, l’estorsione sessuale è servita

Decine di denunce anche in Toscana da parte delle vittime di “sextortion”. Ventitre arresti. In Marocco la centrale dove finivano i soldi dei ricatti

Inizia tutto con una richiesta di amicizia sui social network da parte di una ragazza tendenzialmente giovane e bella. Poi scattano le chat, le immagini e alla fine il ricatto: o paghi o tutto diventa di pubblico dominio. 

Un cappio che si stringe sempre di più e che ha portato negli ultimi tre anni le denunce a crescere del 500 per cento. Ci sono anche le denunce c’è presentate dalle vittime toscane, 90 solo nella zona di Firenze, tra quelle che hanno portato a smascherare la rete messa in piedi tra Italia e  Marocco dagli aguzzini della ‘sextortion’, l’estorsione sessuale. 

In manette sono finite 23 persone. L’operazione che ha permesso di identificarle in Marocco, dove finivano i soldi delle estorsioni, è stata realizzata dlla Polizia italiana è dalla Gendarmerie Royale del Marocco.