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Conclave, il giuramento dei toscani Betori e Lojudice

I due cardinali sono fra i 133 chiamati ad eleggere il nuovo Papa. Le immagini del loro primo atto nella Cappella Sistina prima dell'extra omnes

Da sinistra, il giuramento dei cardinali Betori e Lojudice

La prima fumata è stata nera, e c'è attesa per la prossima prevista o alle 10,30 se fosse bianca nel primo scrutinio mattutino, o dopo mezzogiorno con l'incognita della colorazione: ma intanto da ieri pomeriggio i 133 cardinali elettori chiamati ad eleggere il nuovo Papa sono riuniti in conclave nella Cappella Sistina.

Fra loro per scegliere il 267° successore di Pietro, colui che terrà le redini della Chiesa come vescovo di Roma dopo la morte di Papa Francesco Ici sono anche due toscani: sono l'arcivescovo emerito di Firenze Giuseppe Betori, e dell'arcivescovo metropolita di Siena, Colle Val d'Elsa, Montalcino e Montepulciano nonché vescovo di Montepulciano, Chiusi e Pienza Augusto Paolo Lojudice che è anche presidente della Cet, la Conferenza episcopale toscana.

Nella cerimonia di insediamento del conclave, prima che venisse pronunciata la formula "extra omnes", ieri si è svolto il giuramento dei cardinali, uno a uno. Ecco le immagini dei due cardinali toscani che hanno pronunciato la formula. Entrambi, fra l'altro, nei giorni scorsi sono stati indicati dai commentatori esperti come papabili.

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Il testo latino integrale della formula, prevista dalla costituzione apostolica di Giovanni Paolo II, ieri è stato letto dal cardinale Pietro Parolin, che guida il Conclave. Poi ogni porporato ne ha ribadita, mano sul vangelo, l'ultima parte. Ecco le parole pronunciate anche da Betori e Lojudice.

"Et ego [nome] Cardinalis [cognome] spondeo, voveo ac iuro. Sic me Deus adiuvet et haec Sancta Dei Evangelia, quae manu mea tango".

Significa: "Ed io [nome] Cardinale [cognome] prometto, mi obbligo e giuro. Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano".