Cronaca

Consip, il capitano Ultimo torna nei Carabinieri

Sergio De Caprio e altri venti colleghi lasciano i servizi segreti: "E' un'autonoma decisione per evitare strumentalizzazioni, noi sempre corretti"

Nuovo colpo di scena nell'inchiesta delle procure di Roma e Napoli sugli appalti della Consip, la centrale acquisti del Ministero dell'economia, e sulle fughe di notizie che potrebbero aver inquinato le indagini fin dall'estate scorsa.

Sergio De Caprio, meglio conosciuto come il capitano Ultimo che nel 1993 arrestò il superboss mafioso Totò Riina, ha deciso di lasciare l'Aise, agenzia dei servizi segreti, per far ritorno insieme a venti colleghi nell'Arma nei carabinieri.

Stando ad alcuni fonti interne ai servizi e riprese dall'agenzia Ansa, l'addio sarebbe da collegare alla vicenda Consip: alcuni membri dell'Aise un tempo impiegati nel Noe dei Carabinieri avrebbero continuato a collaborare con gli ex colleghi "all'insaputa dei vertici dei servizi".

Dal canto suo Sergio De Caprio ha smentito questa versione dei fatti dichiarando che si è trattato di un'autonoma decisione per "evitare strumentalizzazioni sul nostro operato, sempre corretto". Decisione assunta "A seguito di reiterate e diffuse insinuazioni e manipolazioni della realtà apparse sugli organi di stampa - ha detto ancora il capitano Ultimo - al fine di evitare strumentalizzazioni del nostro operato, sempre corretto, da parte di chiunque, per tutelare l'integrità dell'Aise nella sua interezza e per l'amore che ci lega all'Arma dei Carabinieri".