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Covid, sì della Consulta all'obbligo vaccinale

Secondo la Corte costituzionale fu legittimo e non fu né sproporzionato né irragionevole. E adesso scattano le sanzioni per i no vax

L'obbligo vaccinale contro il Covid-19 per alcune categorie professionali e over 50 fu legittimo, non sproporzionato né irragionevole dato il tempo di emergenza pandemica: così la Corte costituzionale, chiamata a valutare le questioni sollevate da alcuni uffici giudiziari circa l'obbligatorietà di vaccinazione introdotta nel 2021 dal governo dell'allora premier Mario Draghi. La Consulta le ha ritenute inammissibili e non fondate.

A rendere nota la decisione è la stessa Corte costituzionale tramite il suo ufficio comunicazione: "La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali", si legge nella nota diffusa dalla Consulta. 

"Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario. Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico". 

Le sanzioni

Adesso per chi non aveva ottemperato all'obbligo vaccinale scattano le sanzioni, 100 euro ciascuna per un ammontare complessivo intorno ai 2 milioni di euro. I destinatari sono sanitari, docenti, forze dell'ordine e over 50. Chi non si era vaccinato aveva 180 giorni per giustificare il mancato adempimento alla deisposizione, e il termine è scaduto col mese di Dicembre.

La Toscana risulta fra i territori regionali più virtuosi e vanta una fra le migliori performance sullo scenario nazionale rispetto alle somministrazioni. I dati del Report vaccini anti Covid-19 in tempo reale presente sul portale del governo italiano vede vaccinati con il ciclo primario (prima e secondo dose) il 92,2% dei 601.903 over 50 fino a 59 anni. Risultato migliore è messo a segno solo da Puglia (92,3%), Lazio (94,3%) e Molise (94,4%).