Se ancora continua a essere troppo presto per fare previsioni su come evolverà nelle prossime settimane l'epidemia in Italia, i dati del bollettino fornito dal capo della protezione civile nazionale Angelo Borrelli oggi lasciano intuire un barlume di luce in fondo al tunnel.
Ad avvalorare questa possibilità sono i nuovi casi positivi prima di tutto: 1.648 (ieri erano 3.815). Il totale delle persone che attualmente sono positive al tampone cresce, dunque, ma meno dei giorni scorsi: 75.528. Compresi i guariti e i deceduti, sono oltre 100.000 gli italiani che sono stati contagiati dall'inizio dell'emergenza.
Lo stesso Borrelli ha tenuto poi a sottolineare il numero dei guariti, "il più alto finora registrato" in un giorno: 1.590. L'ultimo "record" si era toccato sabato con 1.434 guarigioni. Le guarigioni totali sono fino a ora 14.620.
Non si interrompe, tuttavia, la scia di decessi: in un giorno sono stati 812. L'ammontare complessivo arriva quindi a 11.591.
Secondo la protezione civile, è possibile che si comincino a vedere gli effetti delle politiche restrittive adottate ormai più di due settimane fa in Italia.
Questo il dettaglio dei casi attualmente positivi regione per regione: sono 25.006 in Lombardia, 10.766 in Emilia-Romagna, 7.564 in Veneto, 7.655 in Piemonte, 3.251 nelle Marche, 4.050 in Toscana, 2.383 in Liguria, 2.497 nel Lazio, 1.739 in Campania, 1.357 nella Provincia autonoma di Trento, 1.585 in Puglia, 1.109 in Friuli Venezia Giulia, 1.098 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1.408 in Sicilia, 1.169 in Abruzzo, 834 in Umbria, 518 in Valle d’Aosta, 622 in Sardegna, 602 in Calabria, 208 in Basilicata e 107 in Molise.