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Covid a scuola, nuovo contrordine per le quarantene

I ministri Speranza e Bianchi hanno diffuso una circolare con regole più severe ma il presidente del Consiglio ha detto no

foto di repertorio

Sembrava un ritorno alle vecchie regole per i casi di Covid a scuola e invece, nel giro di 24 ore, su disposizione del premier Draghi, i ministeri alla salute e all'istruzione hanno corretto il tiro.

Stiamo parlando di una circolare diffusa due giorni fa che, secondo le prime interpretazioni, alla luce dell'incremento dei casi di Covid nella popolazione scolastica prevedeva che la didattica a distanza scattasse anche con un solo positivo in classe. 

Nel pomeriggio di ieri, su richiesta di Draghi, le disposizioni sono state superate da una nuova circolare esplicativa - al momento non ancora ufficiale - il cui succo è semplice: "Solo chi va in isolamento farà didattica a distanza, il resto della classe continua in presenza". 

Ripristinato anche il programma di test seriologici a campione effettuati in alcune scuole.

Vedremo il dettaglio della norma quando sarà ufficializzata. Ovviamente l'ordine  e l'annuncio del contrordine hanno messo in gravi difficoltà le scuole, dai dirigenti al personale, e le Asl.

Nella settimana fra il 15 e il 21 Novembre hanno contratto l'infezione da Covid 727 bambini e ragazzi toscani di età compresa fra zero e 18 anni. Rappresentano il 26,24% dei 2.771 contagiati in Toscana in quei 7 giorni, più di un quarto.