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Covid, a scuola solo la mascherina chirurgica

Le raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico sull'utilizzo delle mascherine che possono non essere indossate ai banchi se c'è distanziamento

Mascherine chirurgiche per gli alunni e molto probabilmente quelle trasparenti per gli insegnanti. Sono uscite le raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile sull'utilizzo delle mascherine filtranti a scuola. Bandite quindi le mascherine di stoffa, quelle di comunità.

Il ministro alla salute Roberto Speranza in audizione alla Camera ha sottolineato che "la priorità assoluta è la riapertura delle scuole" e per questo "abbiamo impegnato tutte le nostre energie', ha detto Speranza aggiungendo che l'Italia è "l'unico paese nel mondo che metterà a disposizione 11 milioni di mascherine per studenti e personale scolastico".

Nella sua nota il Cts richiama anche quanto espresso dall’Oms il 21 agosto scorso rispetto all’uso delle mascherine chirurgiche in ambito scolastico differenziandole per fasce di età:

All'utilizzo delle mascherine chirurgiche il Cts raccomanda alle altre misure preventive, quali il distanziamento sociale, la sanificazione delle mani, l’etichetta respiratoria, un'accurata informazione ed educazione sanitaria in linguaggio adeguato all’età degli studenti.

Il Comitato tecnico scientifico nella sua nota ribadisce in particolare quanto già indicato sulle situazioni dinamiche e in quelle statiche in cui non vi è il rispetto del distanziamento e fornisce delle Raccomandazioni tecniche.

In tutti i contesti di condizione statica, il CTS ribadisce l’importanza dell’uso delle mascherine chirurgiche:

Il Cts sottolinea che l’uso delle mascherine chirurgiche è solo una delle misure di prevenzione che devono essere implementate in ambito scolastico in una corretta associazione con tutte le altre misure già raccomandate al fine limitare la circolazione del virus (es. igiene dell’ambiente e personale, ricambio d’aria, sanificazione ordinaria).

Il Cts specifica che il dato epidemiologico, le conoscenze scientifiche e le implicazioni organizzative riscontrate, potranno determinare una modifica delle raccomandazioni proposte, anche in relazione ai differenti trend epidemiologici locali, dall’autorità sanitaria che potrà prevedere l’obbligo della mascherina chirurgica anche in situazioni statiche con il rispetto del distanziamento per un determinato periodo, all’interno di una strategia di scalabilità delle misure di prevenzione e controllo bilanciate con le esigenze della continuità ed efficacia dei percorsi formativi.