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Covid, l'indice Rt nazionale scende a 0,81

Migliorano i dati sulla diffusione dell'epidemia e diminuisce l'incidenza del contagio. Cinque regioni in zona arancio, le altre in giallo, una rossa

Nel nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità migliorano significativamente i dati sull'andamento dell'epidemia di Covid: nella settimana compresa fra il 12 e l'18 Aprile l'incidenza settimanale è scesa a 159 nuovi casi di contagio ogni 100mila abitanti (la scorsa settimana era a 160,05) e l'indice Rt è sceso a 0,81 dallo 0,085 di venerdì scorso.

Per quanto riguarda le zone di rischio Covid delle regioni, la prossima settimana molto probabilmente nessuna regione sarà in zona rossa e la Basilicata, la Calabria, la Sicilia, la Valle d'Aosta e la Sardegna tornano in zona arancione.

In Toscana si abbassa la pressione sugli ospedali (il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 41% mentre quello dei reparti Covid ordinari è al 30%). Ma migliora l'incidenza, arrivata a 183 nuovi casi positivi ogni 100mila alla data di ieri, 12 Aprile, mentre l'indice Rt è al 0,82, sotto la soglia di 1,25 che fa scattare la zona rossa.

A livello nazionale solo la Sardegna resta in zona rossa. Mentre sono 14 le regioni e 2 province autonome ad andare in zona gialla come previsto dal decreto riaperture a partire dal 26 aprile. Cinque invece in zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta

Gialle quindi, oltre alla Toscana, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Puglia, Umbria e Veneto. I nuovi colori sono stati decisi sulla base del monitoraggio della cabina di Regia.