Crollano le speranze riposte nella terapia anti-Covid a base di plasma iperimmune, ovvero quello proveniente da pazienti guariti. Ad affermarlo sono l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e l'Istituto superiore di sanità (Iss) in una nota congiunta sugli esiti dello studio denominato Tsunami promosso dai due enti.
La ricerca ha preso in esame 487 pazienti affetti da Covid e con complicazioni polmonari lievi o moderate, provenienti da 27 centri clinici in tutta Italia.
A metà dei volontari è stata sottoposta la cura con gli anticorpi prelevati da ex-convalescenti, mentre all'altra metà la sola terapia standard. Purtroppo però, come per altre ricerche analoghe all'estero, i risultati sono stati negativi.
"L'analisi dei differenti sottogruppi ha confermato l'assenza di differenze significative tra i due trattamenti - hanno spiegato i due organi sanitari - Solo nel caso dei pazienti con una compromissione respiratoria meno grave è emerso un segnale a favore del plasma che non ha però raggiunto la significatività statistica".
Non è stato quindi dimostrato alcun beneficio notevole rispetto all'effetto placebo.
Ma se, alla luce di questo studio, al momento le terapie contro il Covid rimangono inalterate, il tema prevenzione attraverso i vaccini è più che mai all'attenzione del governo e dell'opinione pubblica.