Cronaca

"Riscrivere le accuse contro Woodcock e Carrano"

Lo ha chiesto la sezione disciplinare del Csm in merito al procedimento aperto contro i due pm di Napoli nell'ambito dell'inchiesta Consip

Il procuratore generale della Cassazione Mario Fresa dovrà riscrivere l'accusa formulata nei confronti dei due pm della procura di Napoli John Henry Woodcock e Celeste Carrano davanti alla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. 

A Woodcock e Carrano, titolari del filone d'inchiesta napoletano sugli appalti della Consip, il pg aveva contestato una "grave scorrettezza" in merito al comportamento da essi tenuto nei confronti di Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua ed ex consigliere di Palazzo Chigi, durante un interrogatorio avvenuto nel dicembre 2016 (vedi qui sotto gli articoli collegati). Comportamento che, stando a quanto scritto dal pg nella sua relazione, avrebbe "sconvolto, frastornato e scioccato" Vannoni. La sezione disciplinare del Csm però ha ritenuto necessario che l'accusa contro i due pm venisse precisata meglio e ha incaricato il pg di provvedere.

Il processo contro Woodcock e Carrano riprenderà quindi il 15 marzo. In quella sede saranno ascoltati alcuni testimoni, compresi quelli chiesti dai difensori dei pm in relazione proprio all'interrogatorio di Vannoni.

Per la cronaca, Filippo Vannoni è coinvolto in particolare nelle indagini sulle fughe di notizie che hanno costellato l'inchiesta principale sugli appalti della Consip, la centrale acquisti dello Stato. Alcune soffiate hanno avuto come destinatari gli allora vertici dell'ente, fra cui l'ex amministratore delegato Luigi Marroni, testimone chiave in tutta la vicenda. 

Interrogato da Woodcock e Carrano nel dicembre 2016, Marroni dichiarò di aver appreso dell'esistenza di un'inchiesta su episodi di corruzione negli appalti dall'allora comandante della Legione Toscana dei Carabinieri Emanuele Saltalamacchia nonchè dall'amico fiorentino Filippo Vannoni.

Convocato a sua volta davanti ai pm napoletani, Vannoni dichiarò di aver appreso dell'esistenza dell'inchiesta Consip da Luca Lotti, all'epoca sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri e oggi titolare del dicastero dello sport. Interrogato nuovamente alcuni mesi dopo dai pm della procura di Roma a cui era stata trasferita l'inchiesta, il presidente di Publiacqua ridimensionò le sue dichiarazioni ed è stato indagato per favoreggiamento.

La sezione disciplinare del Csm ha accolto anche la richiesta del pg di ascoltare l'ex capo della procura di Napoli Nunzio Fragliasso e la giornalista di Repubblica Liana Milella in merito ad alcune dichiarazioni sull'inchiesta Consip rilasciate da Wodcock alla cronista.