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Delusi dai regali di Natale, ecco cosa si può fare

Rivenderli sulle App online è la prima scelta, ma si possono anche cambiare o si può chiedere indietro il denaro. Ecco i consigli dei consumatori

Hanno spopolato durante il venerdì nero di fine Novembre, sono stati scelti con attenzione durante gli sconti di inizio Dicembre ed hanno creato apprensione quelli dell'ultimo minuto, sono i regali di Natale che a meno di 24 ore dallo spacchettamento sono già da.. riciclare.

I consumatori non aspettano, Aduc ad esempio ha già spiegato cosa si può fare davanti ad un regalo di Natale indesiderato.

Per i delusi la prima scelta potrebbe essere quella di rivenderli sui mercatini dell'usato attivi soprattutto online dove le App dedicate allo scambio si riempiono di nuove proposte dopo le feste. 

Con i regali si possono fare degli affari interessanti perché il valore economico non è conosciuto e non rappresenta un termine di paragone e la componente affettiva è praticamente inesistente. Seconda opzione è quella del riciclo ma occorre trovare un posto in casa dove tenerli in attesa del primo compleanno o della prossima festa utili.

Ma Aduc invita i consumatori a rimediare anche in altri modi approfittando del fatto che si tratta di prodotti nuovi e non usati. Ad esempio cambiandoli, facendoseli riparare in caso di malfunzionamento o chiedendo indietro i soldi

"Se il regalo non era desiderato 

si può esercitare il diritto di recesso: Per gli acquisti in negozio fisico, la legge non lo prevede, a meno che non sia stato pattuito al momento dell’acquisto. Per gli acquisti in negozio virtuale o fuori dai locali commerciali si può recedere entro 14 giorni dall’acquisto oppure dal giorno in cui si riceve il bene. E’ consigliabile farlo con una lettera raccomandata a/r o pec, rispedendo il bene tramite assicurata. Le spese di spedizione sono a carico di chi esercita il recesso. Se il venditore non è disponibile sarà necessario intimare il dovuto tramite una lettera raccomandata a/r di messa in mora o pec e fare una denuncia all’Antitrust per pratica commerciale scorretta. In mancanza di soddisfazione si può ricorrere al giudice di pace. Se i venditori sono stranieri ma in un Paese dell’Unione Europea, è come in Italia. In mancanza di disponibilità, dopo l’intimazione con raccomandata A/R (no pec, che vale solo per l’Italia), dovendo ricorrere al giudice, ci sono specifiche modalità, anche più semplici rispetto al ricorso al giudice italiano. Se sono in un Paese extra-Ue, verificato che non abbiano un ufficio in Italia o in altro Paese Ue (per cui varrebbe quanto sopra), è più complicato. Vale sempre l’intimazione con raccomandata A/R (no pec, che vale solo per l’Italia), ma in mancanza di risposta, pur rivolgendosi al giudice italiano è difficile ottenere giustizia".

"Se l’oggetto è guasto o non corrisponde a quanto descritto in confezione e/o pubblicità, vale la Garanzia legale a carico del venditore. Il venditore deve riparare o sostituire il bene entro "tempi congrui", da pattuire insieme al consumatore. Altrimenti si ha diritto alla restituzione dei soldi. Questa garanzia è valida 2 anni, il difetto deve essere segnalato al venditore entro 2 mesi dalla scoperta. Le spese di spedizione, sono a carico del venditore".