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Fase 2, tre criteri per allentare il lockdown

Il ministro Speranza ha firmato il decreto con gli indicatori di allerta da cui dipenderanno gli eventuali nuovi allentamenti delle restrizioni

Il Governo ha stabilito tre criteri a cui attenersi nella Fase 2 dell'emergenza Covid che si aprirà il 4 maggio. Si tratta di tre indicatori di allerta con valori soglia dai quali dipenderanno gli eventuali progressivi allentamenti delle misure restrittive, definiti dal decreto firmato ieri sera dal ministro della salute Roberto Speranza. 

Eccoli nel dettaglio: 

- Capacità di monitoraggio

- Capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti

- stabilità di trasmissione e tenuta dei servizi sanitari

Ciascuna Regione, inoltre, deve settimanalmente aggiornare la classificazione del rischio di contagio e comunicarla al ministero che raccoglierà le informazioni tramite una cabina di regia che coinvolgerà anche l'Istituto Superiore di Sanità. 

Sebbene i dati confermino la curva discendente dell'epidemia (ieri i guariti per la prima volta sono stati più di 4.600 e oltre 3.000 in meno i malati), il Governo ha scelto di procedere con i piedi di piombo nel programma di riapertura (vedi articoli correlati). Per questo nel testo del decreto del ministro della salute si legge che "il consolidamento di una nuova fase, caratterizzata da iniziative di allentamento del lockdown e dalla loro progressiva estensione, può aver luogo solo ove sia assicurato uno stretto monitoraggio dell'andamento della trasmissione del virus sul territorio nazionale". 

In altre parole, se gli indicatori fissati mostrassero nei prossimi giorni una ripartenza dei contagi, la retromarcia sugli allentamenti dei provvedimenti adottati negli scorsi mesi sarà immediata.