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Fase 3, anticipate 4 settimane di Cig

In serata l'approvazione del nuovo decreto che consente di usufruire prima di Settembre di 4 delle 18 settimane previste per l'emergenza Covid

Questa sera il Consiglio dei ministri approverà un nuovo decreto che consente di usufruire anche prima del mese di Settembre di 4 settimane delle 18 settimane complessive di ammortizzatori sociali previste nei precedenti decreti emanati durante l'emergenza coronavirus per fronteggiare la gravissima crisi economica del Paese. Lo hanno confermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la ministra del lavoro Catalfo durante l'incontro con i mezzi di informazione a margine degli Stati Generali in corso in questi giorni a Villa Pamphilij, a Roma.

"Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell'Economia e delle Finanze stanno redigendo un decreto legge, che sarà all'ordine del giorno di un prossimo Consiglio dei Ministri, che permetterà alle aziende che hanno esaurito le 14 settimane di cassa integrazione previste dai decreti finora approvati dal Governo di anticipare le ulteriori 4 settimane previste - si legge in una nota diffusa successivamente dai mnistri Catalfo e Gualtieri - Ciò permetterà di garantire ai lavoratori la continuità del sostegno al reddito. In questo modo, accompagniamo la ripartenza delle imprese più colpite dall'emergenza epidemiologica tutelando i loro dipendenti".

In Toscana fino al 12 Giugno erano state presentate 40.797 domande di cassa integrazione da altrettante aziende, per un totale di 106.086 lavoratori, di cui 62.445 donne (il 59%). Il 26,5% sono imprese con sede in provincia di Firenze; a seguire Lucca (11%), Pisa (10,6%) e Livorno (9%).

Le ore di cassa integrazione complessivamente richieste sono 21.945.179. Il numero medio dei giorni richiesti per lavoratore è stato poco più di 26 giornate full-time. Rispetto al valore medio regionale, la provincia di Firenze registra un valore leggermente superiore: 27 giorni.

Quanto ai settori, le domande fin qui inviate dalle aziende con unità produttive in Toscana provengono per il 30 per cento dal  commercio, all'ingrosso e al dettaglio, per circa il 27 per cento dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, l'11 per cento per le attività professionali. I lavoratori interessati alla richiesta di cassa integrazione in deroga per oltre la metà hanno la qualifica di operaio (54,1%), mentre per il 37,9% sono impiegati, gli apprendisti sono il 7,7% e solo per lo 0,3% riguarda i dirigenti.