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Cuore e ossa minacciati dal freddo, ecco che fare

Le temperature rigide alzano il rischio di cadute e fratture e creano problemi all'apparato cardiocircolatorio. I consigli degli esperti

Rischio fratture più elevato specialmente fra gli anziani o più in generale in caso di caduta, e problemi all'apparato cardiocircolatorio per chi è iperteso ma non solo: è il freddo che minaccia la salute, e allora ecco i consigli degli esperti per proteggersi. 

La scorsa settimana in Toscana una donna di 50 anni è morta a causa di fatica e freddo: il suo corpo congelato è stato ritrovato nella neve che si era abbattuta sulla zona in quelle ore. In generale le temperature rigide espongono la popolazione a una molteplicità di rischi, e ogni individuo ha la sua fragilità peculiare. 

Sul maggior pericolo di cadute e fratture soprattutto fra gli anziani mette in guardia la Società italiano di gerontologia e geriatria (Sigg) in particolare in questo anno in cui il caro bollette ha portato molti in povertà energetica a ridurre drasticamente i consumi tagliando sul riscaldamento. Secondo gli specialisti Sigg, per gli anziani la temperatura ideale sarebbe di 22 gradi.

I consigli? Evitare di disperdere calore chiudendo alla possibilità di spifferi, indossare indumenti a strati con biancheria di lana, preferire cibi cotti e caldi e via libera a tisane e infusi. Arieggiare non troppo a lungo e non di sera, lasciar penetrare la luce del giorno il più possibile alzando le tapparelle per poi richiuderle al tramonto, così da trattenere il calore accumulato.

Per tutti poi attenzione al cuore: gli esperti della Società italiana di medicina interna (Simi) riconducono almeno il 7% dei decessi annui al freddo. L'apparato cardiocircolatorio risente delle basse temperature, aumentando l'incidenza di infarti e ictus sugli ipertesi più che sul resto della popolazione.

Utile bere molto, non alcolici, e proteggere naso e bocca nell'uscire così da non rischiare di affaticare anche il sistema respiratorio intercettando qualche virus o sviluppando bronchite o asma. Attenzione poi, proseguono i medici, per chi ha Long Covid: la loro funzionalità polmonare già ridotta li espone a un rischio ancor maggiore.