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Funerali, ecco le regole per celebrarli di nuovo

Il ministero dell'Interno ha risposto ai vescovi che anche in Toscana hanno criticato lo stop prolungato alle messe. Niente cortei e segno della pace

Con una circolare ai prefetti inviata dal capo Dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione Michele Di Bari, il ministero dell'Interno ha chiarito le modalità con cui, dal 4 maggio, si potranno di nuovo celebrare i funerali, bloccati da oltre un mese dai provvedimenti emergenziali adottati dal Governo per l'emergenza Covid-19. Il ministero ha anche ribadito che, nonostante l'avvio della Fase 2, l'emergenza non sia finita e che per questo sia ancora necessaria "la limitazione di diversi diritti costituzionali, fra i quali anche l'esercizio della libertà di culto". Riferimento al divieto, per il momento di riprendere la celebrazione delle messe in chiesa che ha sollevato aspre critiche anche in Toscana da parte dei vescovi.

Queste, dunque, le regole da seguire per poter svolgere di nuovo le cerimonie funebri. Anzitutto possono partecipare al massimo 15 persone, come annunciato anche dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso dell'ultima conferenza stampa. Le cerimonie, poi, devono essere circoscritte esclusivamente in un edificio di culto o in un luogo all'aperto, svolgendosi comunque in un tempo contenuto. Una volta terminato il funerale, i partecipanti si devono allontanare evitando assembramenti e, soprattutto, cortei di accompagnamento del feretro. Tutti i riti previsti si devono svolgere nel medesimo luogo in cui viene celebrata la cerimonia funebre e, nel caso in cui venga celebrata la Messa, deve essere evitato il contatto fisico e lo scambio del segno della pace, in continuità con le disposizioni ecclesiastiche già emanate. 

Tutti i partecipanti devono, ovviamente, indossare le mascherine e mantenere il distanziamento sociale. Per questo, ha spiegato il ministero, il locale scelto deve essere sufficientemente capiente da garantire il rispetto delle distanze.