Politica

Mozione di censura contro il ministro Luca Lotti

L'hanno annunciata i parlamentari dei Democratici e progressisti, il movimento nato dalla scissione del Pd. Scotto "Lotti deve fare un passo indietro"

Luca Lotti

In questi giorni in cui si sprecano i conteggi sulle possibilità di approvazione della mozione di sfiducia del Movimento 5 Stelle contro Luca Lotti in discussione al Senato per il 15 marzo. E mentre i numeri sembrano tutti a favore del ministro (voteranno sì alla mozione solo M5S, Lega e Fratelli d'Italia), il deputato dei Democratici e progressisti Arturo Scotto ha annunciato per conto del suo gruppo una mozione di censura contro Lotti. Obiettivo: chiedere al presidente del Consiglio Gentiloni di ritirare le deleghe al ministro indagato per rivelazioni di segreto d'ufficio e favoreggiamento nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Consip (vedi articoli collegati). In pratica, creare le condizioni perchè Lotti faccia lui stesso un passo indietro.

"Stiamo lavorando a una mozione di censura che chieda al governo di ritirare le deleghe al ministro Lotti, che comunque pensiamo debba fare un passo indietro - ha dichiarato Arturo Scotto -  Non è immaginabile che in una fase così complicata per il Paese ci siano ombre sull''attività del governo". La mozione di censura potrebbe essere depositata già oggi.

I Democratici e progressisti non avrebbero invece ancora deciso come voteranno la mozione dei 5 Stelle anche se probabilmente sceglieranno di non votarla. "Giuridicamente non spetta a noi decidere - ha dichiarato l'esponente MDP Dabide Zoggia al programma Un giorno da pecora d RaiRadio1 - ma dal punto di vista dell'opportunità politica credo che, per mettere in sicurezza il governo, sarebbe appropriato un passo di lato da parte del ministro dello sport".

I parlamentari di Democratici e progressisti sono cinquanta, di cui 14 siedono a Palazzo Madama.