Cronaca

Georgofili, confermato l'ergastolo a D'Amato

La Cassazione ha ribadito la condanna a vita per il pescatore che fornì l'esplosivo agli autori delle stragi di mafia di Firenze, Roma e Milano

La sentenza della Cassazione è in linea con quella emessa dalla Corte d'Assise d'appello di Firenze il 7 luglio 2014.

In particolare i giudici hanno respinto il ricordo dei difensori di Cosimo d'Amato contro l'ergastolo inflitto con il verdetto di primo grado, emesso con rito abbreviato nel 2013.

D'Amato, pescatore di frodo oggi collaboratore di giustizia, fu arrestato dalla Dda nel 2010 e secondo l'accusa avrebbe estratto da ordigni bellici affondati in mare l'esplosivo delle stragi mafiose del 1993-1994. La difesa sostiene che l'uomo non sarebbe stato consapevole di come il tritolo sarebbe stato utilizzato.

"La giustizia ha trionfato in due sensi, per la giusta condanna e per il pentimento di D'Amato - ha commentato la presidente dell'associazione delle vittime della strage dei Georgofili, Giovanna Maggiani Chelli - Da qualche tempo D'Amato collabora con la giustizia, è libero dal gioco mafioso e quind libero anche di raccontare tutta la verità in altri dibattimenti. I nostri morti e i nostri invalidi ne hanno bisogno per trovare pace".