Attualità

Il Governo verso una nuova stretta anti-Covid

Vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, riunito il Comitato Tecnico Scientifico per l'aumento dei contagi. Conte: "Scuola in presenza in discussione"

Sabato di lavoro per il Governo che, al termine di una settimana contrassegnata dalle manifestazioni di protesta per l'ultimo Dpcm varato domenica scorsa, valuta un'ulteriore stretta che potrebbe confluire in un nuovo decreto con misure ancora più restrittive di quelle fin qui adottate. A contrassegnare la giornata, un vertice con i capidelegazione di maggioranza a Palazzo Chigi e una nuova riunione del Comitato Tecnico Scientifico convocato d'urgenza dopo i numeri resi noti ieri dall'Istituto Superiore di Sanità: indice di diffusione del contagio Rt a 1.7 sul territorio nazionale con quattro regioni (Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano) proiettate verso un "lockdown" totale. 

Domani è in programma una nuova riunione con le Regioni per valutare le misure da adottare in particolare nei territori cui l'emergenza è più acuta, a partire dalle grandi aree metropolitane di Roma, Milano, Genova e Torino.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, stamattina nel corso di un'intervista rilasciata in occasione del Festival del Foglio, ha fatto riferimento ai dati dell'Iss: "La curva dei contagi sta subendo una impennata rapida. I numeri sono preoccupanti". Sottolineando poi che per questa nuova ondata "non c'è la palla di vetro", ha posto l'accento sulla questione della didattica in presenza a scuola, fino a oggi mai toccata: "L'impennata della curva dei contagi rischia di mettere in discussione la didattica in presenza. Alcuni presidenti di regione lo hanno già fatto. Noi continuiamo a difendere la didattica in presenza fino alla fine, ma dobbiamo mantenerci vigili per seguire e assicurare la tutela della salute del tessuto economico".

Per i nuovi provvedimenti, probabilmente, è questione di ore.