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Contro il granchio blu più fondi per lo smaltimento

Il cosiddetto killer del mare dilaga anche sulle coste toscane creando danni alla filiera ittica. La strategia del ministero

Il granchio blu dilaga. Ormai il fenomeno va avanti da mesi e non accenna a diminuire. Il cosiddetto killer del mare fa strage di vongole e cozze oltre a distruggere le reti. Il numero di esemplari è aumentato così tanto che si è sviluppato un fenomeno di cannibalismo, scarseggiando il cibo i granchi blu si mangiano tra di loro.

Una strategia però si sta rendendo sempre più necessaria. Il ministro dell'agricoltura e sovranità alimentare, Lollobrigida, in un evento in provincia di Roma nelle ultime ore ha affrontato di nuovo la problematica e, come riporta anche il sito del Masaf, ha detto "per prima cosa mettiamo i fondi per lo smaltimento. Parallelamente, attiviamo la ricerca, con un grande ritardo perché si doveva fare prima, per capire come smaltire il granchio blu in eccesso, per i mangimi, per la bioplastica, per tutte quelle filiere che possono essere attivate. Dall'altra parte ho chiesto ai nutrizionisti, ai nostri giornalisti, anche all'associazione dei nostri cuochi, di raccontare il granchio blu e spiegare che è un prodotto con benefici importanti, come una forte presenza di vitamina B12, per il consumo".

Il granchio blu infatti è diventato un ingrediente di diverse pietanze. Ma il numero di questa specie aliena continua ad essere decisamente alto come non si arresta l'avanzata nei mari italiani.