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Il Covid spazza via 444mila posti di lavoro

Il tasso di disoccupazione in Italia a Dicembre è risalito al 9%. Penalizzate tutte le fasce d'età ma soprattutto le donne

Torna a crescere la disoccupazione in Italia. La crisi innescata dal Covid in un anno ha cancellato 444mila posti di lavoro, e solo nel mese di Dicembre 101mila.

A rilevarlo l'Istat nel commento alle stime che aggiornano i dati a Dicembre 2020, facendo il confronto con il periodo appena precedente al deflagrare dell'epidemia.

Un dato toscano per adesso non c'è, ma a Giugno secondo lo scenario prospettato dal rapporto elaborato dai ricercatori Ires, il centro studi della Cgil presentato a Firenze, si parlava di una perdita di posti di lavoro stimata tra i 70.000 e i 100.000 nel 2020.

Secondo l'Istat a Dicembre il tasso di disoccupazione in Italia risale al 9%, il numero di persone in cerca di lavoro torna a crescere (+1,5%, pari a +34mila unità) in modo generalizzato e solo per 15-24enni si osserva una diminuzione. Il tasso di disoccupazione sale al 9,0% (+0,2 punti) e tra i giovani al 29,7% (+0,3 punti).

La diminuzione dell’occupazione (-0,4% rispetto a novembre, pari a -101mila unità) coinvolge le le donne, i lavoratori sia dipendenti sia autonomi e caratterizza tutte le classi d’età, con l’unica eccezione degli ultracinquantenni che mostrano una crescita; sostanzialmente stabile la componente maschile.

Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione registrate tra Marzo e Giugno 2020, unite a quella di Dicembre, hanno portato l’occupazione a un livello più basso di quello registrato nel Dicembre 2019 pari a -444mila unità. La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-235mila) e autonomi (-209mila) e tutte le classi d’età, ad eccezione degli over 50, in aumento di 197mila unità, soprattutto per effetto della componente demografica.