Politica

Il debutto dei Democratici e Progressisti

Presentato a Roma il nuovo movimento nato dalla scissione nel PD. Rossi: "Il Pd ha esaurito la prospettiva di centrosinistra" e canta "La locomotiva"

Foto twitter Enrico Rossi

Il nome è ufficiale. Si chiama "Democratici e Progressisti"  o meglio "Articolo 1 - Movimento democratici e progressisti". L'articolo uno della Costituzione, infatti, è la scritta che ha accolto i partecipanti all'iniziativa romana di Roberto Speranza, Enrico Rossi, Arturo Scotto e Massimiliano Smeriglio alla Città dell'Altra Economia. In prima fila, durante il discorso iniziale di Roberto Speranza, Enrico Rossi, Arturo Scotto, Guglielmo Epifani, Alfredo D'Attorre, Miguel Gotor, Davide Zoggia, Stefano Fassina. Assenti, invece, Bersani e D'Alema. 

Proprio Speranza ha fatto gli onori di casa. "Noi siamo questo: questo e' il nostro simbolo", ha detto indicando sullo schermo l'articolo uno della Costituzione Italiana: 'L'Italia e' una Repubblica democratica fondata sul lavoro'. "La nostra priorita'- aggiunge- e' il lavoro e sono le nuove generazioni. Noi siamo democratici e progressisti".

Tono informale, nessun palco ma solo un microfono passato di mano in mano. Anche nell'estetica il nuovo movimento che riunisce una cinquantina di parlamentari marca le distanze dal Partito Democratico. Una prospettiva espressa senza giri di parole da Enrico Rossi: "Ho lasciato il Pd perché ritengo esaurita quella prospettiva di centrosinistra, perché il Pd ha snaturato la sua natura, ha fatto politiche che poco hanno a che fare con il centrosinistra - ha detto durante il suo discorso - a chi resta nel Pd noi chiediamo: siete disposti a fare la conta o una battaglia sui contenuti? Noi puntiamo sui contenuti". 

L'avversario, però, non è il Pd. "Abbiamo un nemico, la destra, e siamo convinti che si può battere con un centrosinistra nuovo", ha aggiunto Rossi che si è concesso anche una performance canora intonando 'La Locomotiva' di Guccini (vedi video allegato).