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Immuno-chemioterapia più efficace contro il cancro

La combinazione delle due terapie migliora la sopravvivenza dei pazienti. L'immunoterapia con anticorpi monoclonali sperimentata anche sul Covid

Per i pazienti affetti da tumore al polmone l'immunoterapia associata a cicli limitati di chemioterapia,  vale a dire 2 invece dei classici 4 o 6 cicli, risulterebbe più efficace rispetta alla sola chemioterapia con un netto miglioramento della sopravvivenza. Lo dimostra lo studio di fase 3 CheckMate-9LA presentato al Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica, il più importante evento di oncologia a livello mondiale. 

L'immunoterapia anticorpale prevede l'utilizzo di anticorpi monoclonali. Anche nella lotta al nuovo Coronavirus un gruppo di ricercatori dell'Università di Utrech hanno identificato un anticorpo monoclonale che sarebbe in grado di neutralizzare sia il virus della Sars sia quello del coronavirus SarsCov2.

Si tratta di una novità importante alla luce dell'elevato numero di diagnosi di tumore al polmone che solo in Italia si attesta sui 115 casi accertati ogni giorno: nel 2019 ne sono stati riscontrati 42.500

Oltretutto, i pazienti con tumore al polmone sono quelli maggiormente esposti ai rischi del Covid-19. Sempre nell'ambito dello stesso Congresso sono stati illustrati due studi che dimostrano che tra i pazienti oncologici affetti da Covid la mortalità è decisamente più alta in quelli con carcinoma polmonare attestandosi per questi ultimi al 35 per cento contro il 13 per cento di quelli con altre neoplasie. Non solo, chi ha il cancro al polmone durante la pandemia ha avuto anche meno possibilità degli altri di accedere alle terapie intensive, l'8,3 per cento contro il 26 per cento e questo potrebbe a sua volta aver inciso sulla mortalità. Gli studi in questione sono il Covid-19 Cancer Consortium (CCC19) e il Thoracic cancERs international coVid 19 cOLlaboraTion (Teravolt).