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In Italia 40,5 milioni di dosi del vaccino anti-Covid della Pfizer

Lo ha chiarito la Commissione Europea: "L'Unione ha prenotato 300 milioni di dosi, la ripartizione fra gli Stati in base alla popolazione"

foto di repertorio

Quando i test termineranno e sarà dato il via libera alla commercializzazione, in Italia arriveranno almeno 40 milioni e 530mila dosi del vaccino anti-Covid messo a punto dall'americana Pfizer con la tedesca Biotech. Lo ha chiarito la Commissione europea specificando di aver prenotato 300 milioni di dosi di vaccino o meglio 200 milioni più un'opzione per altri 100 milioni. Proprio ieri la Pfizer ha reso noto gli ottimi risultati conseguiti nella fase 3 della sperimentazione clinica del vaccino (vedi qui sotto l'articolo collegato).

La ripartizione delle dosi fra i Paesi membri dell'Unione avverrà in base al numero di abitanti. All'Italia spetterà il 13,51% della fornitura e il quantitativo potrebbe aumentare: da domani i governi di ogni paese potranno chiedere ulteriori forniture e, in caso di rinuncia da parte di alcuni stati, le dosi andranno ai altri Paesi che li hanno inoltrato la richiesta. Per ogni persona da vaccinare occorreranno due dosi.

"La Commissione europea ha già firmato tre contratti con aziende farmaceutiche per il vaccino e sta per firmarne altri quattro - ha spiegato il consulente del governo italiano Walter Ricciardi - Quando il vaccino sarà sperimentato con successo, saremo già in possesso di molte dosi perchè queste sono già in produzione e quindi immediatamente distribuibili. Non occorreranno molti mesi".

Dal 4 Novembre il governo italiano ha attivato un gruppo di lavoro formato da 15 esperti incaricati di organizzare la logistica della distribuzione del vaccino a tutte le regioni. Il gruppo è coordinato dal direttore del dipartimento di prevenzione del Ministero della salute, Gianni Rezza. Nel piano di distribuzione saranno coinvolte anche le Regioni.