La contagiosissima variante indiana del Covid-19 allarma ancora e il ministro della salute Roberto Speranza ha deciso di prorogare il divieto di ingresso in Italia, da qualunque punto di confine, a chi proviene dall'India, Sri Lanka e Bangladesh.
La proroga dell'ordinanza sarà valida fino al 21 giugno, a renderlo noto il Ministero della Salute.
L’India ha registrato, nelle ultime 24 ore, un totale di altri 165mila casi e 3.460 vittime, in Sri Lanka i contagiati sono 180.593 (+2.882 in 24 ore), i morti 1.363. In Bangladesh i casi totali sono 797.000 (+1.043 nelle ultime 24 ore), i decessi 12.549 (+38).
È quindi vietato l’ingresso in Italia per le persone provenienti o che abbiano soggiornato nei quattordici giorni precedenti in India, Bangladesh e Sri Lanka, ad eccezione:
- dei cittadini italiani con residenza anagrafica in Italia da prima del 29 aprile 2021 e che non presentano sintomi COVID-19
- dei cittadini italiani iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE)
Inoltre è possibile entrare/rientrare in Italia dopo espressa autorizzazione del Ministero della Salute, e nel rispetto di una specifica procedura nei seguenti casi:
- ragioni umanitarie o sanitarie non differibili
- per i soggetti di cui all’articolo 51 comma 7 lettera n
L’ingresso delle categorie di cui sopra avviene esclusivamente nel rispetto della seguente procedura:
- obbligo di presentazione della certificazione di essersi sottoposti ad un test molecolare o antigenico effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso con risultato negativo;
- obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico all’arrivo in aeroporto;
- obbligo di sottoporsi, a prescindere dall’esito negativo del test, all’isolamento presso un COVID Hotel o altro luogo indicato dall’autorità sanitaria o dalla protezione civile per un periodo di dieci giorni;
- obbligo di sottoporsi ad un ulteriore test molecolare o antigenico dopo il periodo di quarantena;
- obbligo di compilare il Passenger Locator Form digitale prima dell’ingresso in Italia.