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Identificate 14 mutazioni nel maledetto SarsCov2

Le mutazioni avvengono nella proteina Spike che permette al coronavirus di agganciarsi alle cellule umane. Una delle mutazioni è diventata dominante

I ricercatori al lavoro sul nuovo coronavirus che ha generato l'epidemia di Covid-19, il SarsCov2, sono riusciti a identificare 14 mutazioni avvenute nella proteina Spike, quella che consente al virus di agganciarsi alle cellule umane e di infettarle. Sono proprio le mutazioni che, formando delle specie di creste all'apice della proteina, cambiano il modo con cui il virus si attacca ai recettori della cellula umana, creando legami più saldi che agevolano l'aggressione virale.

Una di queste mutazioni, la stessa identificata in Italia fra Febbraio e Marzo dagli studiosi dell'ospedale Sacco di Milano, il suo nome è D614G, si è dimostrata più vantaggiosa per il coronavirus rispetto al ceppo originario cinese e quindi è diventata dominante, ovvero è presente nel ceppo del virus più diffuso attualmente in Europa e in Italia.

Queste mutazioni potrebbero rendere meno efficaci eventuali vaccini futuri anche se il loro reale effetto è ancora oggetto di studio. Così come potrebbero indebolire il virus rendendolo meno contagioso oppure meno aggressivo.

La guerra al coronavirus continua.