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Influenza del cammello, cos'è il virus che spaventa

Sta mettendo a repentaglio la finale dei mondiali in Qatar e c'è chi guarda con timore al rientro dei tifosi. L'Iss fa il punto sull'Italia

Coronavirus, anche il virus Mers lo è

Australiana, Covid, respiratori, rhinovirus: in Italia di virus ne circolano tanti, così la prospettiva che il rientro di tifosi dal Qatar possa portarne un altro non sorride, anche se si chiama influenza del cammello.

Il virus è quello che sta mettendo a letto molti calciatori francesi, e il timore è legato ai rientri dalla terra dei mondiali verso il Vecchio Continente, Stivale compreso. Ma no: tra i virus respiratori che circolano attualmente in Italia il virus Mers, responsabile appunto dell'influenza cosiddetta del cammello, non c'è. Lo dicono chiaro e tondo gli esperti dell'Istituto superiore di sanità che sulla materia hanno pubblicato una faq sul sito dello stesso istituto.

Ma che virus è quello dell'influenza del cammello? Ebbene, anche lui è un coronavirus e come detto si chiama Mers-Cov. In chi si infetta può avere conseguenze gravi, anche letali, ma secondo l'Organizzazione mondiale di sanità contagiarsi da uomo a uomo non è facile. Il virus si contrae specialmente nel contatto con cammelli infetti, donde il nome. 

"E' stato segnalato in altri paesi come causa di di sindrome influenzale, recentemente in soggetti provenienti dal Qatar - recita la faq dell'Iss - tuttavia al momento non risulta circolante in Italia".

Ciò naturalmente non esclude che lo possa essere in futuro, benché sull'importazione del virus Mers potrebbe giocare a favore il fatto che l'Italia non abbia preso parte ai mondiali, con conseguente limitato flusso di tifosi verso il Qatar. Gli esperti affermano però che il virus, finora, non è mai uscito dalle zone mediorientali.