Cronaca

L'ad di Consip Marroni davanti ai pm

Il testimone-chiave dell'inchiesta sugli appalti Consip è nella sede della procura di Roma per rispondere a domande sulle fughe di notizie

Luigi Marroni

L'ultima volta che l'amministratore delegato della Consip Luigi Marroni ha parlato con i titolari dell'inchiesta sulle gare d'appalto bandite dall'ente da lui stesso guidato è stato nel dicembre scorso

Grazie a quelle dichiarazioni, Marroni è diventato il testimone-chiave in alcuni dei passaggi più delicati delle indagini, come il coinvolgimento di Tiziano Renzi, padre del segretario del Pd Matteo, indagato per traffico di influenze illecite con l'amico faccendiere Carlo Russo, e del ministro dello sport Luca Lotti, storico braccio destro di Renzi figlio, indagato per rivelazione di segreto d'ufficio con i generali dei Carabinieri Tullio Del Sette ed Emanuele Saltalamacchia. 

Marroni oggi è stato convocato dagli inquirenti per rispondere a nuove domande sulle fughe di notizie che hanno costellato le indagini con il rischio si comprometterne l'esito. Marroni ne parló agli inquirenti anche nel dicembre scorso, spiegando chi gli aveva rivelato fin dall'estate precedente che era stata aperta un'inchiesta sulla Consip, che i suoi telefoni erano intercettati e il sui ufficio era pieno di microfoni nascosti: ovvero il presidente della Consip Luigi Ferrara, a sua volta avvertito dal comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette, e l'amico Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua a sua volta informato, a suo dire, dal ministro dello sport Luca Lotti. 

Marroni raccontò ai pm anche molte altre cose, fra cui di aver ricevuto pesanti pressioni da Carlo Russo per conto di Tiziano Renzi al fine di influenzare l'esito di alcuni appalti. Accusa sempre respinta da Renzi senior.

Da allora, nonostante l'immenso clamore mediatico suscitato dalle sue affermazioni, Marroni non ha più aperto bocca. Fino a oggi pomeriggio, quando si è presentato nella sede della procura di Roma per rispondere agli inquirenti ancora in veste di testimone.

Ad ascoltare Marroni ci sono il procuratore generale Giuseppe Pignatone, il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto procuratore Mario Palazzi.

Il filone principale dell'inchiesta Consip ruota intorno alle ipotesi di reato di corruzione e turbativa d'asta in due supergare bandite rispettivamente nel 2012 e nel 2014. Dal marzo scorso è in carcere per corruzione l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo. Il processo a suo carico inizierà il 19 ottobre. Alla sbarra anche il funzionario della Consip corrotto da Romeo, Marco Gasparri.

Notizia in aggiornamento