Nell'anno di Leonardo non mancano alcune notizie inconsuete, come quella relativa alle parolacce che il genio di Vinci preferiva e che ogni tanto pronunciava. Ad affermarlo è il giornalista Vito Tartamella nel suo libro intitolato appunto Parolacce.
Stando agli studi di Tartamella, le parole scurrili preferite da Leonardo sono 13 e fra queste figurano "porco", "asino", "bastardo" e quelle che indicano i genitali maschili e femminili. Questi termini sono contenuti negli Aforismi, novelle e profezie e negli Scritti letterari, conservati nella Biblioteca nazionale di Madrid.