Mentre cresce la preoccupazione per l’andamento della pandemia a livello globale, in particolare per l’esplosione di contagi da coronavirus in America Latina, in Italia i numeri certificati dalla Protezione Civile Nazionale confermano la frenata dell’epidemia. Rispetto a ieri, infatti, tutti i numeri mostrano incrementi inferiori a quelli registrati ieri: i nuovi casi positivi riscontrati sono 218 (ieri erano 224, già in sensibile diminuzione su sabato) e i decessi sono 23 (contro i 24 di ieri).
Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 238.720. Il numero totale di attualmente positivi è di 20.637, con una decrescita di 335 assistiti rispetto a ieri.
Tra le persone attualmente malate, 127 sono in cura nelle terapie intensive, con un decremento di 21 pazienti rispetto a ieri, 2.038 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 276 pazienti rispetto a ieri, mentre 18.472 persone, pari al 90% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Il totale dei deceduti ammonta a 34.657. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 183.426, con un incremento di 533 persone rispetto a ieri.
Ecco, con la tendenza rispetto a 24 ore fa, la situazione dei pazienti che al momento sono infettati dal virus regione per regione.
- Lombardia 13.638 (in calo)
- Piemonte 1.970 (in calo)
- Emilia-Romagna 1.154 (in calo)
- Veneto 585 (+2)
- Toscana 360 (in calo)
- Liguria 250 (+2)
- Lazio 945 (in calo)
- Marche 505 (in calo)
- Campania 133 (+7)
- Puglia 218 (in calo)
- Prov. autonoma di Trento (stabile)
- Friuli Venezia Giulia 72 (in calo)
- Abruzzo 394 (in calo)
- Sicilia 141 (stabile)
- Prov autonoma di Bolzano 89 (+11)
- Umbria 13 (in calo)
- Sardegna 28 (stabile)
- Valle D’Aosta 5 (stabile)
- Calabria 33 (in calo)
- Molise 43 (+3)
- Basilicata 8 (stabile)