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"In Consip un'esperienza bellissima, chiudo il 27"

Lo ha detto l'amministratore delegato di Consip Luigi Marroni al termine dell'incontro con il presidente dell'Anac Cantone

Luigi Marroni

Il 27 giugno sarà l'ultimo giorno di Luigi Marroni come amministratore delegato della Consip, la centrale acquisti dello Stato al centro di un'inchiesta delle procure di Napoli e di Roma su alcuni appalti. Nell'inchiesta lo stesso Marroni figura come testimone. Ad annunciare l'addio definitivo è stato lo stesso ad, tagliando la testa al toro a supposizioni e speculazioni dopo la drammatica rottura con il Pd di Matteo Renzi che lo aveva messo alla guida di Consip due anni fa.

"Il mio futuro non sarà certo in Consip - ha dichiarato Marroni al termine dell'incontro, programmato da tempo, con il presidente dell'Anac Raffaele Cantone - L'assemblea di soci del 27 chiude un'esperienza bellissima per me. Sono un fedele servitore dello Stato e faccio il mio lavoro fino in fondo. E' stato un onore lavorare per lo Stato italiano".

Nell'inchiesta per corruzione e turbativa d'asta in alcuni appalti della Consip ci sono indagati eccellenti come il ministro dello sport Luca Lotti, accusato di rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento, e il padre di Matteo Renzi, Tiziano, accusato di traffico di influenze illecite. Il principale accusatore di entrambi è proprio Marroni (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Sabato scorso il consiglio di amministrazione di Consip è decaduto a seguito delle dimissioni, sollecitate dal ministro dell'economia Padoan, di due membri su tre: la consigliera Marialaura Ferrigno e il presidente Luigi Ferrara, prima testimone nell'inchiesta sugli appalti e poi indagato per aver fornito false informazioni ai pm. Marroninon ha voluto dimettersi ma è comunque decaduto insieme agli altri due e per il 27 giugno ha convocato l'assemblea dei soci per il rinnovo del cda.