Politica

Mattarella 'congela' le dimissioni di Renzi

Il presidente della Repubblica avrebbe chiesto a Renzi di restare al governo fino all'approvazione, entro il 30 dicembre, della legge di bilancio

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla luce della cocente sconfitta riportata al referendum costituzionale di ieri (vedi articoli collegati), aveva annunciato le dimissioni per oggi. Ma dopo un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'operazione sembra congelata. Il capo dello Stato avrebbe chiesto a Renzi di restare fino all'approvazione della legge di bilancio, obbligatoria entro il 30 dicembre di ogni anno, al fine di scongiurare l'esercizio provvisorio e tenere buoni i mercati finanziari che oggi, peraltro, non hanno riservato alcuna sorpresa.

“Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all'altezza dei problemi del momento - ha spiegato Mattarella, rivolgendo poi un appello alla Nazione - L'Italia è un grande Paese con tante energie positive al suo interno. Anche per questo occorre che il clima politico, pur nella necessaria dialettica, sia improntato a serenità e rispetto reciproco”. 

E così Renzi ha convocato oggi pomeriggio alle 18.30 il Consiglio dei Ministri annunciato ieri mentre è stata rinviata a mercoledì alle 15  la direzione nazionale del Partito Democratico prevista per domani. Una resa dei conti sospesa solo temporaneamente.

Nel frattempo, si inseguono le voci sul dopo-Renzi, ovvero sul governo di transizione che dovrebbe traghettare l'Italia fino alle nuove elezioni politiche ma con una nuova legge elettorale rispetto al renziano Italicum sulla cui legittimità nelle prossime settimane dovrà pronunciarsi anche la Corte Costituzionale. Nel toto-premier post Renzi, i nomi più ricorrenti sono quelli di due ministri, Pier Carlo Padoan e Paolo Gentiloni.