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"Moby Prince, soccorsi e indagini carenti"

La commissione parlamentare d'inchiesta nella relazione conclusiva: "Lo scontro con la petroliera non dipese dalla nebbia o dal comando del tragetto"

Dopo molti mesi di audizioni e accertamenti, la commissione parlamentare d'inchiesta sulla tragedia del Moby Prince ha reso nota la relazione conclusiva del suo lavoro. Un documento che delinea un quadro inquietante proprio sulle indagini condotte dalla procura di Livorno sulle cause dello scontro fra il traghetto e una petroliera che costò la vita a 140 persone, nonchè sui soccorsi messi in atto dalla Capitaneria di porto.

"La Commissione non concorda con le risultanze cui è pervenuta all'autorità giudiziaria in esito ai vari procedimenti che hanno riguardato la tragedia - si legge nella relazione - in particolare dissente sulla riconducibilita' della tragedia alla presenza della nebbia e alla condotta colposa, in termini di imprudenza e negligenza, avuta dal comando del traghetto Moby Prince".

In realtà, secondo la commissione l'inchiesta della procura livornse fu carente e condizionata da "diversi fattori esterni". Ad esempio la commissione ritiene che la petroliera si trovasse in una zona su cui "vigeva il divieto di ancoraggio" e che la rotta del Moby Prince fu alterata. Inoltre, sempre secondo i commissari, alcuni passeggeri potevano essere salvati ma "la Capitaneria di porto apparve del tutto incapace di coordinare un'azione di soccorso".