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Aumenta l'Rt a 0,86, 4 regioni a rischio moderato

Nuovo monitoraggio settimanale dell'Iss: sale l'attenzione sull'andamento dell'epidemia nonostante il calo dei ricoverati negli ospedali

Nuovo monitoraggio dell'Iss e del ministero della Salute sulla pandemia da Covid in Italia, i dati continuano ad essere abbastanza buoni, anche se l'indice di trasmissione del contagio è lievemente salito anche negli ultimi 7 giorni, ma vediamo nel dettaglio.

Il periodo preso in considerazione è quello compreso fra l'11 e il 17 Ottobre: a livello nazionale l'incidenza media settimanale resta stabile a 29 nuovi casi di Covid ogni centomila abitanti, come la scorsa settimana, un dato più basso rispetto a quello della Toscana che si attesta a 40, quindi sempre al di sotto della soglia critica dei 50 nuovi casi.

L'indice Rt di trasmissione del contagio al livello nazionale è salito da 0,85 a 0,86, anch'esso al di sotto del limite di sicurezza 1 (un positivo al Covid che contagia solo un'altra persona).

A rischio moderato 4 regioni: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Tutte le altre regioni, Toscana compresa, sono considerate a rischio basso.

In lieve calo anche i malati di Covid ricoverati in ospedale, sia in rianimazione che in terapia intensiva. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in diminuzione al 3,9% rispetto al 4,1 della settimana precedente, con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 370 a 355 in 7 giorni. L'occupazione in aree mediche diminuisce ancora al 4,2% dal 4,6. I ricoverati in queste aree diminuiscono da 2.665 a 2.423.

In aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.759 casi contro i 4.551 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione dal 33% al 34% della scorsa settimana. 

È in leggero aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi.

L'Istituto superiore di sanità, insieme al Ministero della salute, sottolinea come "una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti".