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Pronto soccorso ingolfati? Accessi impropri soprattutto tra i giovani

Uno studio degli specialisti in geratria ha analizzato i flussi nei pronto soccorso ospedalieri prendendo in esame oltre 20milioni di accessi

Pronto soccorso degli ospedali ingolfati, e spesso si parla di accessi impropri. Ma da parte di chi? Non da parte degli anziani che sì sono fra gli utenti più frequenti dei dipartimenti di emergenza urgenza in Italia, ma con giuste motivazioni. La maggior parte di presentazioni in pronto soccorso non appropriate arriva invece a sorpresa dai giovani adulti.

A rilevare il dato è stato uno studio della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) e della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot) pubblicato sulla rivista Geriatrics & Gerontology International che per la prima volta ha preso in esame oltre 20milioni di accessi al pronto soccorso in ogni fascia d’età.

Ebbene ne è emerso che in Italia solo nel 10% dei casi si registrano accessi appropriati tra i giovani adulti, contro il 40% degli anziani. In dettaglio, l'appropriatezza (codice giallo o rosso convalidato) delle visite in pronto soccorso aumenta progressivamente con l'età: è del 6,3% nella fascia di età 5-9 anni, del 10,7% nella fascia 40-44 anni, del 36,8% nella fascia 85-89 anni e arriva fino al 44,2% nella fascia 95-99 anni. 

Dopo la visita di pronto soccorso il paziente può essere dimesso oppure, nei casi gravi, viene ricoverato in ospedale: lo studio dimostra che anche l’appropriatezza del successivo ricovero ospedaliero cresce con l’età, cioè sale la percentuale di soggetti che vengono ricoverati solo in presenza di patologie realmente gravi, contrassegnate in pronto soccorso da un codice giallo o rosso. Dallo studio si evince anche che i ricoveri inappropriati, seguenti l’assegnazione di un codice bianco o verde in pronto soccorso, sono molto più frequenti tra i giovani adulti rispetto agli anziani.