Cronaca

Consip, appalto scuole, sei rischiano il processo

Sono sei gli indagati per turbativa d'asta nell'inchiesta su un appalto da 1,7 miliardi per la pulizia delle scuole. Notificata la chiusura indagini

foto concorsi pubblici.it

E' arrivato a conclusione il filone d'inchiesta della procura di Roma Scuole Belle, quello che riguarda un appalto da un miliardo e settecento milioni di euro bandito dalla Consip, la centrale acquisti dello Stato, nel 2012.

A segnalare la vicenda alla procura di Roma fu l'Antitrust, l'autorità garante della concorrenza, dopo una serie di approfondimenti che avevano portato alla luce presunti accordi fra tre società - il Consorzio nazionale servizi, Manutencoop e Roma Multiservizi spa - per aggiudicarsi, tramite uno scambio di informazioni, otto dei tredici lotti della gara.

Ai sei indagati per turbativa d'asta, tutti titolari o responsabili legali della società coinvolte, i pm Mario Palazzi e Letizia Golfieri hanno notificato l'avviso di chiusura delle indagini. Per ciascuno di loro, entro venti giorni, i pm decideranno se chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione. Poi la parola passerà al giudice per le indagini preliminari.

L'inchiesta Scuole Belle è coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, lo stesso che indaga su un'altra gara di appalto della Consip da 2,7 miliardi di euro bandita nel 2014 per i servizi di manutenzione degli edifici pubblici. Questo filone di indagini ha portato in carcere l'imprenditore Alfredo Romeo e all'iscrizione nel registro degli indagati, fra gli altri, di Tiziano Renzi, padre del segretario del Pd Matteo, per traffico di influenze illecite, e del ministro Luca Lotti per rivelazione di segreto d'ufficio (vedi qui sotto gli articoli collegati).